R i a s s u n t o  r e l a z i o n e
 L’Indice R.I.E. Riduzione dell’impatto edilizio a Bolzano: una procedura per l’edilizia sostenibile e la desigillazione del suolo. I risultati concreti in quattro anni di applicazione

Paolo Abram   

 

        Una parte dei processi di degradazione macro- e microclimatica del nostro ambiente è causata ed alimentata dalla sigillatura e impermeabilizzazione dei suoli. Le superfici impermeabilizzate e sigillate provocano un riscaldamento della massa d’aria sovrastante e i moti convettivi portano al ricircolo delle polveri. Il calore del sole accumulato e irradiato ha, come diretta conseguenza, un aumento delle temperature nelle nostre città, venendo a mancare il naturale effetto mitigatorio dato dal processo di evapotraspirazione della vegetazione. Il veloce deflusso delle precipitazioni nei corsi d’acqua, essendo stata eliminata o fortemente ridotta  la naturale infiltrazione attraverso gli orizzonti del suolo, porta  disordine nella regimazione delle acque meteoriche sottratte al naturale ciclo di captazione e restituzione all’ambiente mediante l’infiltrazione, l’evaporazione e l’evapotraspirazione. In questo quadro, utili strumenti di mitigazione e compensazione ambientale sono rappresentati dall’applicazione integrata delle tecnologie di gestione e recupero delle acque meteoriche: infiltrazione e smaltimento in superficie, tecnologie per il verde pensile, tecnologie di ingegneria naturalistica e ovviamente, ove ancora possibile, del verde tradizionale. Il verde pensile, in particolare, concorre a mitigare gli effetti del riscaldamento dell’atmosfera grazie all’evapotraspirazione della vegetazione; inoltre la stratificazione del verde pensile contribuisce a migliorare l’isolamento termico della copertura. L’incremento di superfici verdi consente un maggiore trattenimento delle acque meteoriche e ne rallenta il deflusso.

      Il Comune di Bolzano, per ottenere un quadro generale sulle problematiche e sulle possibili misure di mitigazione e compensazione, al fine di elaborare una proposta concreta di inserimento di norme nell’ordinamento edilizio comunale, ha commissionato, nel 2002, uno studio che si è articolato in varie fasi. Sulla base di quanto emerso nella fase preparatoria di studio sono state esaminate alcune procedure ed algoritmi tratti dalla letteratura e dall’esperienza di altre città europee. Nessuna delle procedure analizzate e proposte è risultata completamente rispondente alle necessità del Comune di Bolzano, in particolar e modo dal punto di vista della complessità ed affidabilità dell’applicazione. Si è deciso, quindi, di elaborare un sistema ad algoritmo completamente nuovo, in modo da rispondere in modo concreto e mirato alle esigenze. L’algoritmo ottenuto, definito come “indice R.I.E.”, è stato preliminarmente sottoposto a verifica mediante simulazioni e applicazione in campo. Tale attività, partendo dal rilievo aerofotogrammetrico del comune, ha permesso la conoscenza e l’analisi del territorio, tappa fondamentale per il rilevamento dei dati e la corretta determinazione dei parametri. Le fotografie aeree hanno permesso di individuare 24 aree tipo all’interno del comune, sulle quali è stato condotto lo studio. In seguito all’acquisizione dei dati si è passati alla determinazione degli “indici” di riduzione dell’impatto edilizio, legati alle prestazioni, in termini di valore ecologico, delle varie categorie di verde e di superfici urbanizzate.

 

Cosa è il R.I.E.

       Si tratta, sinteticamente, del rapporto tra gli elementi che concorrono a modificare il territorio rispetto alla gestione delle acque meteoriche. Questa modificazione può avvenire sia in senso positivo, una maggiore captazione, sia in senso negativo, una minore captazione e conseguentemente un maggiore deflusso idrico. Più elevato è l’indice “R.I.E” migliore è la gestione del territorio in relazione alla quantità di acqua meteorica afferente. Elemento importante e caratterizzante di quest’algoritmo è lo stretto legame tra quantità, qualità e rapporto con la gestione del patrimonio idrico del verde. L’applicazione del modello consente di prescrivere il mantenimento o il raggiungimento di determinati standard qualitativi del verde lasciando un notevole margine di progettazione. Il modello di calcolo consente di attribuire alle diverse categorie un peso. Questa procedura consente di individuare gli interventi che, da un punto di vista ecologico o paesaggistico, siano da penalizzare o incentivare. Il peso alle diverse categorie viene attribuito moltiplicando le superfici rilevate per il reciproco del coefficiente di deflusso (1/?), per gli elementi posti al numeratore, e per il coefficiente di deflusso (?) per gli elementi posti al denominatore. Alle alberature, suddivise in tre classi di grandezza, viene assegnata una “superficie equivalente” inserita al numeratore

 

R.I.E = 0,00

L’indice R.I.E varia tra “0” e “10”. A valori prossimi allo “0” corrispondono lotti con superfici completamene impermeabilizzate e prive di verde e quindi con effetti negativi sul deflusso delle acque e sul microclima urbano.

 

R.I.E = 10,00

Al valore “10” corrispondono lotti completamente trattati a verde, privi di superfici impermeabilizzate e in grado di fornire,  quindi, le massime prestazioni in termini di regimazione delle acque, ripascimento della falda e miglioramento del microclima urbano.

R.I.E = 3,95

Lotti urbanizzati sono caratterizzati da indici RIE intermedi, tra il minimo e il massimo, in funzione dell’area edificata, della tipologia di superfici presenti, in funzione della loro maggiore o minore permeabilità, definita dal coefficiente di deflusso ?, e dalla maggiore o minore presenza di verde.

 

L’algoritmo “R.I.E”

L’algoritmo definitivo R.I.E.  si presenta, nella forma completa, come segue:

Dove:

RIE = Indice di riduzione dell’impatto edilizio

Svi   = i-esima superficie permeabile, impermeabile o sigillata trattata a verde

Sij   = j-esima superficie permeabile, impermeabile o sigillata non trattata a verde

?    =  coefficiente di deflusso

Se  =  Superfici equivalenti alberature

 

L’elaborazione in un apposito foglio di calcolo consente di inserire in modo semplice e rapido i dati rilevati. Nel caso di ristrutturazione parziale o totale, l’indice R.I.E. così ottenuto per lo stato finale di un progetto deve essere maggiore dell’indice R.I.E. dello stato di fatto.

Nel caso di nuove edificazioni, a seconda delle diverse zone della città, l’indice dovrà raggiungere determinate soglie stabilite.

L’uso dell’indice R.I.E. come sopra definito è regolamentato con un’apposita norma del Regolamento Edilizio.

 

Che cosa è cambiato nel Regolamento Edilizio Comunale

      Il Regolamento Edilizio del Comune di Bolzano è stato integrato mediante abrogazione dell’ultimo comma dell’art. 19 con l’introduzione di un nuovo art. 19 bis, che rende obbligatoria l’adozione della procedura RIE per tutti gli edifici di nuova costruzione e in quelli soggetti ad interventi di ristrutturazione edilizia di cui alla lettera d) dell’art. 59  della L.P. 13/97, L’ultimo comma dell’abrogato articolo19 prevedeva, per i lotti edificiali, unicamente il mantenimento di una superficie pari al 10% a “terrapieno” da destinare all’infiltrazione delle acque meteoriche e a verde. Con la nuova procedura viene dato un forte impulso all’applicazione congiunta e sinergica, nei processi edificatori, di soluzioni, sistemi e tecnologie di compensazione e mitigazione ambientale. L’adozione di queste soluzioni, insieme al verde tradizionale, diventa necessaria per rispettare o raggiungere standard di qualità dell’intervento edilizio, individuati da indici RIE, indicati dall’Amministrazione comunale in funzione della localizzazione della zona interessata dall’intervento o in funzione della destinazione d’uso.

 

Quando si applica la procedura RIE

La procedura RIE si applica a tutti gli interventi di trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio comunale soggetti a concessione edilizia ovvero oggetto di denuncia di inizio attività (DIA).

La procedura RIE è obbligatoria in tutto il territorio del Comune di Bolzano per:

Ø                   gli interventi di nuova costruzione;

Ø                   gli interventi su edifici esistenti di cui alla lett d) dell’art. 59 della L.P. 13/97;

Ø                   gli interventi di qualsiasi natura - su fondi e/o edifici esistenti - che incidano sulle superfici esterne esposte alle acque meteoriche (coperture, terrazze, sistemazioni esterne, cortili, aree verdi, aree pavimentate, ecc.).

Tutti gli strumenti di pianificazione attuativa del PUC (piani di attuazione, piani di recupero, ecc.) di iniziativa sia pubblica che privata, devono contenere l’elaborazione di una specifica disciplina RIE, estesa a tutta la zona perimetrata, con determinazione dei valori di progetto del RIE di zona e rispettivamente di lotto.

L’indice RIE di riferimento (RIE Z) viene predefinito per le zone di PUC a destinazione residenziale in un valore pari a 4 e per le zone di PUC a destinazione produttiva in un valore pari a 1,5.

Le zone di PUC con destinazione per opere ed impianti pubblici devono garantire l’indice RIE di progetto (RIE 2) migliore possibile in relazione alla loro precisa destinazione funzionale.

 

RIE predefinito per le zone a destinazione produttiva

RIE = 1,50

 

 

RIE predefinito per le zone a destinazione residenziale

RIE = 4,00

 

La certificazione preventiva e finale del RIE

La certificazione preventiva del RIE avviene in sede di rilascio della concessione edilizia e/o di presentazione della DIA attraverso i seguenti documenti che costituiscono parte integrante del progetto autorizzato: un modello di calcolo e un allegato grafico (consistente in una planimetria generale in scala non inferiore 1:200 con l’indicazione precisa delle superfici in relazione al loro grado di permeabilità, alla tipologia dei materiali impiegati, alla dettagliata individuazione delle caratteristiche del “verde” proposto ed alle modalità di smaltimento e/o recupero delle acque meteoriche).

La certificazione per i progetti di nuova costruzione (art. 3 lett. a) comporta l’applicazione del principio normativo di cui all’art. 2 in relazione agli indici di riferimento predefiniti (RIE Z).

Per gli interventi di cui alle lett. b) e c) dell’art. 3 si applica il principio della migliore approssimazione possibile all’indice RIE più elevato, sia esso RIE 1 che RIE predefinito (RIE Z), mediante presentazione di apposita documentazione tecnica. Qualora il RIE dello stato di fatto (RIE 1) risulti maggiore dell’indice RIE predefinito di zona (RIE Z), il RIE 1 non deve essere peggiorato.

Costituisce in ogni caso onere del progettista la dimostrazione del perseguimento del principio normativo di cui all’art. 2 anche in situazioni di criticità attraverso certificazione tecnica della proposta progettuale quale migliore possibile nelle condizioni date.

La certificazione finale del RIE è condizione vincolante per il rilascio del certificato di abitabilità/agibilità.

Alla domanda per il rilascio del certificato di abitabilità/agibilità il direttore dei lavori deve allegare, oltre alla documentazione prevista dall’art. 131 della l.p. 13/97, anche apposita dichiarazione attestante la conformità RIE del progetto approvato.

 

Obblighi successivi all’applicazione del RIE

E’ vietata qualsiasi modificazione delle superfici autorizzate con valore RIE (superfici a verde, superfici drenanti, ecc.), salva nuova procedura autorizzativa (concessione edilizia – DIA). Per piccoli interventi è sufficiente il nulla osta della Ripartizione Ambiente e dell’Ufficio Edilizia dell’Amministrazione comunale.

Qualora la trasformazione delle superfici autorizzate con valore RIE abbia luogo senza il rispetto della disciplina contenuta al presente Capo del Regolamento Edilizio comunale, il proprietario e/o il responsabile dell’abuso è obbligato al ripristino di quanto eseguito in difformità dagli atti autorizzativi.

 

I primi risultati concreti

Successivamente al primo periodo di applicazione della procedura (18 mesi) è stato effettuato un controllo dei risultati ottenuti sulle prime 151 procedure RIE. I 151 lotti interessati avevano una superficie totale di ca.400.000 m² ed erano suddivisi in superfici produttive e residenziali.

Di seguito l’estratto di alcuni dati significativi:

 

Vede pensile stato di fatto

7.486 m ²

Verde pensile stato di progetto

72.453 m ²

Variazione

+ 64.967 m ²

Percentuale sul totale di tutte le coperture dei lotti (compreso interrato)

50,15%

 

 

Dove trovare le informazioni e gli strumenti per applicare il RIE

E’ possibile scaricare il programma per l’elaborazione del RIE, unitamente al manuale d’uso e a tutta la documentazione informativa necessaria, dal sito del Comune di Bolzano, www.comune.bolzano.it ,

Per ulteriori informazioni:
Dott.ssa Elena Crescini

Ripartizione Ambiente - Servizio Giardineria
Via Rio Molino, 22
39100 Bolzano
Tel. 0471 918 445 - Fax 0471 918 494

giardineria@comune.bolzano.it

 

Dott. for. Paolo Abram

Piazza della Vittoria, 7/a

39100 Bolzano BZ

Tel & Fax: 0471 283678

e-mail: paolo@abrampaolo.191.it

Web: www.abrampaolo.191.it