PERCHE' POTARE? COME POTARE? LA POTATURA MIGLIORE E' QUELLA CHE NON SI VEDE

Prof.ssa Paola Grassi - Insegnante Istituto d'arte di Asti

Tigli presenti lungo le strade dell'Astigiano sottoposti a capitozzatura, cioè ad una modalità di potatura martoriante la pianta, assolutamente da da evitare

Tigli presenti lungo le strade dell'Astigiano sottoposti a capitozzatura, cioè ad una modalità di potatura martoriante la pianta, assolutamente da evitare.

      Percorrendo alcune strade della nostra provincia si possono notare, in questa stagione, alcune alberate che hanno subito interventi di “potatura pesante”.  Osservando questi alberi, talvolta drasticamente capitozzati, ci si chiede: perché potare?

      Per eseguire una potatura corretta bisogna aver chiaro l’obbiettivo che si vuole raggiungere e le caratteristiche delle specie su cui si vuole intervenire, per cui molteplici saranno le metodologie di potatura utilizzate: di allevamento e di produzione su piante da frutta, di allevamento su piante da legno,  estetico-funzionali su alberi ornamentali ecc.. Ognuna di queste potature ha caratteristiche diverse anche in funzione delle nostre aspettative di vita sulla pianta; più breve ad esempio,  per le piante da frutta, più lunga per quelle da legno e per le ornamentali. Prendendo in considerazione gli alberi ornamentali notiamo che la loro bellezza aumenta con la maturità, pensiamo al “platano di Alfieri” in piazza Cairoli, albero sottoposto ad alcune potature oculate, rispettose della sua forma libera, la potatura per contenerne lo sviluppo non ne ha mutilato la forma e l’estetica; la messa in sicurezza ha sortito l’effetto desiderato. Diversamente si è proceduto nella “potatura” di alcuni alberi lungo le strade provinciali, trincerandosi dietro alla messa “in sicurezza” dello spazio sottostante; è stata adottata una disastrosa capitozzatura, che umilia e distrugge il valore estetico degli alberi rendendoli inoltre “pericolosi” perché esposti al rischio di formazione di carie, non ottenendo tra l’altro lo scopo di metterle in sicurezza perché ad una potatura forte, la pianta risponde con uno scoppio vegetativo altrettanto forte che necessita di ulteriori potature forti dato che i vigorosi rami che ricrescono non sono supportati da un buon innesco, in quanto generati da gemme superficiali e quindi con scarso ancoraggio.

Eliminazione scorretta dei rami basali del ciliegio nell'ipotesi di una copertura del muro retrostante con la vegetazione dell'albero.

Eliminazione scorretta dei rami basali del ciliegio nell'ipotesi di una copertura del muro retrostante con la vegetazione dell'albero.

       Prendendo in considerazione gli alberi e le siepi che vengono messi a dimora per attenuare l’impatto estetico di muri in cemento, non dovrebbero essere potate come alberi da legno, lasciando nudo il tronco, perché così lo scopo per cui sono state piantate viene disatteso, ma dovrebbe esserne attenuata l’assurgenza con la potatura della parte alta, favorendo così la produzione di rami nella parte bassa. Per ottenere il massimo beneficio dalle piante ornamentali ed evitare di dover contenere lo sviluppo in un secondo tempo, si dovrebbero adottare scelte varietali tra quelle più idonee all’ambiente di inserimento e metodi razionali di “coltivazione” degli alberi in ambito urbano e lungo le direttrici stradali, consistenti in potature “lunghe”, leggere e frequenti.

       Concludendo possiamo dire che la potatura delle piante ornamentali dovrebbe avere lo scopo di migliorare l’aspetto estetico, contenere lievemente le dimensioni e dovrebbe essere attuata su vegetazione di uno o due anni; la potatura migliore è quella che non si vede.

Per eseguire una potatura corretta bisogna aver chiaro l’obbiettivo che si vuole raggiungere e le caratteristiche delle specie su cui si vuole intervenire, per cui molteplici saranno le metodologie di potatura utilizzate: di allevamento e di produzione su piante da frutta, di allevamento su piante da legno,  estetico-funzionali su alberi ornamentali ecc..

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